La Missione Verde

Luca

Ciao a tutti e benvenuti a questo nuovo episodio di “Luca e il messaggio dal futuro”. Sono sempre io, Luca, e con me c’è Nova, che ormai – posso dirlo – mi ha rivoluzionato la routine. Nova, pronto per raccontare cosa abbiamo combinato stavolta?

Nova

Eccome, Luca. Questa parte della storia mi rende particolarmente fiero. Ricordo ancora quando ero ragazzo, in Italia… dopo un’alluvione, vedevo gruppi di volontari che si rimboccavano le maniche per ripulire torrenti pieni di detriti. All’inizio… boh, sembrava che facesse tutto poca differenza. Ma, col tempo, il quartiere cambiava veramente. Oggi, con la “Missione Verde”, avete fatto lo stesso: piccoli passi che sommano e diventano grandi.

Luca

Eh sì, noi abbiamo organizzato una specie di blitz per ripulire il fiume vicino al parco. Guarda, io lo ammetto, ero uno di quelli che tornava a casa, vedeva l’acqua scura, la plastica, e diceva “ma che posso farci?”. Invece, mettersi d’accordo con gli amici, vedere insegnanti che ci danno una mano… cambia tutto. Sai, Nova, abbiamo anche proposto alla scuola di sostituire il vecchio generatore – quello rumoroso, insomma – con dei pannelli solari. Alcuni professori erano scettici, ma c’è stato chi ha detto, boh, “proviamoci!”

Nova

Notevole. Da una semplice discussione alla vera azione collettiva. L’esperienza che avete fatto mostra che, coinvolgendo la comunità, la trasformazione è possibile. E, credimi, si sente anche nel futuro. Ma che effetto ti ha fatto vedere la gente seguirti? Amici coinvolti, insegnanti pure?

Luca

All’inizio, mi sentivo tipo… fuori posto. Però vedere i compagni che raccolgono bottiglie, ridono, si danno pacche sulle spalle… è come se la fatica fosse meno, no? Un conto è agire da solo, tutt’altro è essere un gruppo. E devo dire, veder cambiare il fiume, anche solo un po’, ti fa credere che qualcosa sia davvero possibile.

Nova

Parlando di comunità, avete fatto anche altro oltre al fiume, giusto?

Luca

Sì, beh, a un certo punto qualcuno, vabbè, mi pare fosse Sara, ha tirato fuori questa cosa del recuperare il cibo invenduto. Siamo andati da un’associazione locale che si occupa proprio di questo: ogni settimana portano pasti alle famiglie in difficoltà. In quel momento… insomma, mi sono sentito parte di qualcosa di enorme. Non era più solo “puliamo il parco”, ma “costruiamo un quartiere diverso”.

Nova

Ed è proprio così. Quando ogni persona mette qualcosa di suo – anche poco, anche solo un’idea o due mani in più – si crea una rete che va oltre l’individuo. Nel vostro gruppo c’erano voci diverse, vero? Ragazzi, ragazze, ognuno con un modo tutto suo di aiutare.

Luca

Sì, davvero. C’è chi guidava le bici per le consegne, chi scriveva i cartelli di ringraziamento… oh, e c’era anche chi faceva solo casino, ma va bene anche quello! (ride) Però… se penso al momento in cui un vicino, sì, proprio il signor Gino del secondo piano, è venuto a ringraziarci… boh, ho sentito che questa cosa aveva un peso. Mi sono reso conto, per la prima volta forse, che quello che fai può diventare qualcosa per tutti. Non era più solo la missione di Luca, ma di tutti noi.

Nova

A volte basta poco, vero? Un sentire collettivo che trasforma una semplice azione in un cambiamento. Ed è anche qui che inizia la vera speranza. Ma — e adesso arriva la parte bella — il futuro ha già iniziato a cambiare.

Nova

Luca, devo dirti una cosa: i dati che ricevo dal 2035 stanno cambiando. Letteralmente. Il fiume adesso, eh, nel mio presente almeno, scorre limpido. La scuola ha davvero installato i pannelli solari, e la tua città ha messo in moto una catena virtuosa… la comunità è attiva, le persone collaborano molto di più. Tutto questo, per davvero. Non è magia, è solo… il risultato di molti che fanno scelte insieme.

Luca

Wow… Non… cioè, mi colpisce sempre pensare che quella vibrazione sullo smartwatch, quel messaggio apparentemente assurdo, abbia cambiato così tanto. Sai, a volte sembra che sia tutto già scritto, invece… boh, siamo noi a decidere ogni giorno che strada prendere. Ora capisco cosa intendevi quando dicevi che il futuro si costruisce, non si prevede.

Nova

Esatto, Luca. E il bello è che nessuno è solo in questa corsa. La scelta di oggi — anche minuscola — può essere la svolta di domani. Vedere il fiume che torna a vivere, sentire suoni di risate e acqua limpida… tutto parte da lì. Grazie, davvero.

Luca

Eh, grazie a te, Nova. E grazie a chi ci ascolta, a chi prova, anche solo una volta, a cambiare qualcosa. Mi sa che la missione non è finita… anzi, però adesso mi godo il momento con i miei amici. Nova, ci sentiamo la prossima volta?

Nova

Sempre pronto, Luca. Il futuro è ancora tutto da scrivere insieme. Saluto tutti i nostri ascoltatori. Alla prossima puntata!

Luca

Ciao, Nova! Ciao ragazzi, e ricordate: anche un piccolo passo può cambiare il domani. A presto!