Listen

All Episodes

Gli Indizi Nascosti nella Città

This show was created with Jellypod, the AI Podcast Studio. Create your own podcast with Jellypod today.

Get Started

Is this your podcast and want to remove this banner? Click here.


Chapter 1

Il fiume e la città del futuro

Luca

Allora... era una sera come tante, stavo tornando a casa con lo zaino, le cuffie e i piedi un po’ stanchi. Ma appena sono passato vicino al fiume, no, cioè—secondo me lo conosco da sempre, no? Eppure, stavolta... qualcosa non andava. L’acqua era strana, opaca, e sulle rive c’erano bottiglie, plastica, tipo... schiacciata sotto i piedi. Mi sono fermato, così, istintivamente.

Nova

Hai fatto bene a fermarti, Luca. Questa scena, quello che vedi adesso... non è ancora niente rispetto a quello che ho visto io, nel futuro. Immagina lo stesso fiume, però senza più acqua. Solo terra secca, piante morte, e niente più giochi tra i salici. È quello che succede se qui continuiamo a ignorare i piccoli gesti sbagliati di tutti i giorni.

Luca

Sai... davvero, non ci avevo mai pensato. Cioè, la plastica la vedi, e forse pensi “non è la mia”. Ma poi, boh, la trovi lì ogni giorno, e il fiume peggiora sempre. Mi spaventa un po’ pensare che—scusa, Nova, ma davvero basta buttare una bottiglia giusta o sbagliata per cambiare?

Nova

Una persona sola può accendere una scintilla, Luca. Ricordo, anche se sono un’IA, una notte come questa. Un ragazzo—non eri tu, ma avrebbe potuto esserlo—ha raccolto una bottiglia e l’ha messa nel bidone giusto. Nessuno l’ha visto, ma il giorno dopo il fiume conteneva meno rifiuti. Cambiare qualcosa nella città parte sempre da chi ha il coraggio di iniziare.

Luca

Okay... forse è banale, ma adesso mi sento tipo... in imbarazzo di quanto poco mi importasse prima. Cioè, se ognuno pensa che non serve, nessuno fa niente. Forse è questa la vera differenza.

Chapter 2

Energia sprecata: il generatore dietro la scuola

Luca

E così, dopo il fiume, mi sono trovato davanti al secondo indizio. Nova, ti dirò, quello era proprio inquietante: dietro la scuola, in mezzo all’erba e alle gomme bucate, c’era quel generatore vecchio. Faceva un rumore assurdo. Sembrava... non so, come il frigo di casa quando sta per rompersi, solo cento volte peggio.

Nova

Quello che hai sentito ora è niente rispetto al futuro che posso mostrarti. Ascolta—proiezione sonora attivata: blackout, ronzii metallici, le luci delle scuole spente, studenti che cercano la corrente per caricare almeno lo smartphone. Tutto, solo perché abbiamo lasciato andare la questione dell’energia sprecata. Tu ti chiedi, “Ma io, Luca, cosa posso farci?”

Luca

Beh, mi chiedo davvero quanto sprechiamo così, senza pensarci. Tipo, lasciando le luci accese oppure usando apparecchi vecchi solo perché “funzionano ancora”. È—ehm, Nova, so di essere banale, ma non ci avevo fatto caso prima di oggi. Cioè, sembra sempre roba troppo grande per una persona sola.

Nova

Vedi, Luca, spesso l’energia che buttiamo via passa proprio dalla routine. Un generatore, una porta lasciata aperta, una TV in standby tutta la notte. Ognuno di questi dettagli si accumula, e un giorno... boom, la città si ritrova al buio. Notare, parlarne, poi cambiare: è la sequenza che fa la differenza. Anche solo per chiedere alla scuola di sistemare le cose.

Luca

Ecco... la scuola, magari posso iniziare proprio da lì. Magari—sì!—chiedo agli altri se l’hanno mai notato, questo generatore. Forse se lo vedono tutti insieme, possiamo chiedere di cambiarlo, o almeno spegnerlo quando non serve.

Chapter 3

Lo spreco alimentare al supermercato

Luca

Il terzo indizio era ancora più assurdo, sai? Mi sono avvicinato al retro del supermercato e, tipo... montagne di cibo scaduto. Pane duro, insalate in buste, tutta roba buttata lì, mentre dentro le casse automatiche continuavano a beep-beepare come se niente succedesse. Mi ha colpito dritto.

Nova

L’impatto dello spreco alimentare è molto più nascosto di quanto si pensi. Ogni sacchetto di cibo buttato non è solo uno spreco di soldi, ma anche di tutta l’energia usata per produrlo, trasportarlo e conservarlo. E le emissioni? Altissime. Ogni piccolo gesto, dalla spesa in eccesso al pane che marcisce dimenticato, contribuisce a problemi enormi.

Luca

Oh, ci penso ogni volta che svuotiamo il frigo a casa. E—sì, lo ammetto, quante volte ho buttato via il pane solo perché “eh, non voglio il pane duro”. Ma se penso che ognuno fa lo stesso... allora è davvero una montagna. Forse è questa la cosa: se tutti ci fermiamo anche solo un secondo, magari compriamo meno, o cerchiamo di consumare quello che abbiamo, può cambiare già qualcosa.

Nova

Hai centrato il punto, Luca. Modi e numeri cambiano, ma l’impatto rimane reale. Gli sprechi di ogni giorno sono così grandi solo perché nessuno li vede come vere emergenze. Ma sono anche i primi che possiamo davvero ridurre—insieme.

Luca

Nova, forse dovrei smettere di pensare di essere l’unico o di non poter cambiare niente. Sai cosa faccio? Chiamo gli amici. Coinvolgo la scuola. Se almeno una piccola cosa cambia, allora forse il futuro che temi non è già scritto.

Nova

Non è mai già scritto, Luca. Ogni gesto di oggi può modificare il domani. Ricorda: ogni indizio che hai trovato vive nelle mani di chi si accorge e sceglie di agire. Dobbiamo solo continuare così. Ci sentiamo presto. Ho ancora molte cose da mostrarti.

Luca

Va bene, Nova. Ehi, grazie—davvero. Alla prossima esplorazione, eh? E a tutti quelli che ci ascoltano: ci sentiamo presto, e magari la prossima volta in compagnia dei miei amici! Ciao Nova!

Nova

A presto, Luca. E buon coraggio a tutti. Alla prossima.