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Il primo indizio

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Chapter 1

Un messaggio inaspettato

Luca

Allora, inizio io? Ok. Era una di quelle sere che sembrano tutte uguali, no? Tornavo a casa dallo studio, zaino in spalla, cuffie nelle orecchie, e la città... beh, sai, strade vuote, giusto qualche macchina in lontananza. Mi sembrava di essere l’unico in giro. Stavo ascoltando una playlist, nemmeno mi ricordo bene cosa, forse un po’ di rock anni '80. Poi – PAM – il mio smartwatch vibra. Ma non era la solita notifica di messaggi o roba social. Roba diversa. Sullo schermo è comparsa una scritta tipo “Messaggio urgente dal futuro”. Non sto scherzando, Nova. Sì, so che sembri serio ora, ma lì per lì, pensavo fosse uno scherzo!

Nova

Comprensibile, Luca. Immagino che una notifica simile, così fuori dalla tua consuetudine, sembri sospetta. Permetti che mi presenti... io sono Nova, un’intelligenza artificiale proveniente dall’anno 2035. Non sono qui per spaventarti, ma la situazione è davvero urgente. Il tuo futuro – il nostro futuro – è in serio pericolo.

Luca

Aspetta aspetta, cioè... 2035? Un’intelligenza artificiale che mi scrive dal futuro? Se non fossi stato lì a vedere la scritta, ti giuro, avrei pensato di essermi addormentato sull’autobus. Invece, tutto super nitido. E, devo dirlo, la voce – la tua voce – sembrava... come dire, metallica ma anche stranamente calma. Niente film dell’orrore, per fortuna. Però il battito, quello è andato a mille.

Nova

Mi dispiace averti colto di sorpresa, Luca, ma era necessario. Il collasso ecologico è vicino. Ho bisogno del tuo aiuto. Se ascolterai, potrai fare la differenza.

Chapter 2

Il futuro a rischio

Nova

Vedi, Luca, la città in cui vivi sta affrontando una crisi che molti ignorano. Consumiamo troppo, sprechiamo energia, acqua, tutto quanto. Se nessuno cambia rotta, la direzione è... beh, il disastro ambientale. A volte, la soluzione sta proprio nei piccoli gesti, nelle scelte di oggi. Tu hai la curiosità e le capacità per capire cosa serve. Ecco perché ti sto contattando.

Luca

Non so dirti se ero più spaventato o curioso, Nova. Anzi, sai che c’è? Per un attimo ho pure pensato di spegnere tutto e farmi una pizza. Ma poi mi sono fermato. Ho pensato a com’era la città qualche anno fa, a quel senso di “tranquillo” che ora... boh, non so, sembra un po’ sparito. Ma tu, Nova, hai detto che mi avresti dato tre indizi. Sinceramente, già mi immaginavo tipo una caccia al tesoro. Ma poi – di colpo – sul display appare una specie di ologramma. Un fiume, anzi, sembrava mezzo prosciugato. Non l’ho riconosciuto subito.

Nova

Hai visto bene. Quello è il primo indizio. Un fiume che un tempo era ricco e pieno di vita. Ora, a causa dell’indifferenza e degli sprechi, si sta prosciugando. Ti guiderò passo dopo passo, ma il viaggio comincia lì. Se vuoi scoprire come cambiare il futuro, è proprio dal fiume che dovrai iniziare.

Luca

Tutto troppo veloce. Prima sei solo uno che rincorre i suoi pensieri per strada, poi una voce ti parla del futuro, e – BAM – ti ritrovi a fissare un’immagine sull’orologio che sembra uscita da un sogno. Oppure da un incubo. A quel punto, ho solo pensato: “Ok, vado a vedere”.

Chapter 3

Il fiume dimenticato

Luca

Così ho girato verso il parco. C’andavo sempre da ragazzino. Solo che... ora il fiume era tutto diverso, capisci? Acqua torbida, un po’ di plastica che galleggiava qua e là, foglie morte. Il suono dell’acqua – niente, quasi non si sentiva. E suoni di passi, i miei. È stato come se qualcosa – non so, dentro – si fosse svegliato. Ero sorpreso, sì, ma pure deluso. Non pensi mai che il posto dove giocavi da piccolo possa finire così.

Nova

Hai percepito ciò che molti ignorano, Luca: il legame tra memoria e responsabilità. Quel fiume... non è solo acqua sporca. È il tuo passato, il presente della città, e forse anche il futuro. Le scelte di oggi, anche quelle piccole, definiranno quello che sarai domani. Posso solo guidarti. Sta a te decidere se agire – oppure chiudere gli occhi.

Luca

Sai che c’è? Quando ero davvero piccolo, quell’acqua sembrava magica. Ero sicuro che ci vivessero draghi e pesci che parlano. Oggi ho solo visto plastica e alghe. Ma – ecco la cosa buffa – forse proprio questo mi fa venire voglia di provarci. Capire cosa posso fare, almeno. Non andrà tutto a posto in un giorno, lo so... ma magari, posso fare qualcosa. Prima o poi.

Nova

Questa è la scelta che conta, Luca. La consapevolezza è il primo passo, anche se in salita. Il futuro non è scritto – non ancora. Ed è per questo che sono qui. Credo in te.

Luca

Va bene, Nova. Allora vediamo dove porta questo viaggio, eh? E a chi ci sta ascoltando: magari anche voi, la prossima volta che passate vicino a quel fiume, ci buttiamo insieme qualche domanda in più. Tanto, questa storia è solo all’inizio, giusto Nova?

Nova

Hai proprio ragione, Luca. Da un fiume si comincia, ma la strada è ancora lunga. Ma ci arriviamo. Allora, grazie a chi ci ha seguito fin qui. Alla prossima, Luca.

Luca

Alla prossima, Nova. E grazie. Ehi, chissà cosa ci aspetta adesso!